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Riserva Naturale Tor Caldara: itinerario turistico


Itinerario turistico nella Riserva Naturale Tor Caldara :

  • Le sorgenti sulfuree, dovute alla risalita dei gas vulcanici dalle radici periferiche del vulcano laziale.

  • I  numerosi resti di costruzioni romane e la suggestiva Tor Caldara.Questo edificio di avvistamento fu eretto dagli abitanti nel 1560 per difendersi dalle incursioni dei pirati saraceni.

  • L'Antico Teatro Romano.

  • Le Ville di Anzio: da quella  imperiale che Nerone volle edificare sulla costa laziale a quelle nobiliari che hanno fatto la storia della cittadina,
    ossia Villa Adele (con annesso museo dello sbarco Alleato), Villa Albani e Villa Sarsina.

*Tor Caldara, quaranta ettari di paesaggio quasi lunare.

Dove è rinata la Selva di Nettuno.

E «MACISTATE» anni '60, l'eroe assediato da nemici di aspetto più ferino che umano, su sfondo di paesaggio infernale, e la platea ammutolita a sgranocchiare ,fusaje e pop-corn. Qui, al tempo allegro del cinema­spaghetti, girando film del genere mitologico o western, con gli scenari naturali a mi­sura d'illusione, perfetti nel vestire Ercole o Ringo. Qui, a Tor Caldara, per anni patria di una cinematografia casareccia, col rischio di degrado di un ambiente unico. Tor Caldara sembrava destinata ad andare in malora; poi, finalmente, il miracolo.

E' come varcare la soglia del tempo, verso remotissime ère minerali, quando l'uomo era ancora nella sua infanzia e sole e vento e pioggia spaz­zavano la terra. Un paesaggio lunare (vedi la foto), dove zone a vegetazione mediter­ranea s'alternano a colline aride e calanchi scavati nell' argilla e un sentore di zolfo è all'intorno. Poiché qui erano le miniere a cielo aperto, da tempi antichi, ed esse hanno dato quella:'venatura particolare alla zona. Nei canyon macchie di lentisco smosse dalla corsa del coniglio selvatico, la sughera e il leccio quali principali specie bo­schive e la civetta sulla torre edificata per avvistare i moreschi. Tor Caldara, 40 ettari che sono un biotopo rarissimo (l'antica Selva di Nettu­no), sorriso verde sulla costa di cemento.

*Tratto da "Per le strade del Lazio, le carte del turismo a schede mobili - Quotidiano "IL TEMPO" "

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